martedì 13 maggio 2014

Random Belgse Leven #2

E' passato un po' di tempo dall'ultimo post di questo genere, mi rendo conto che negli ultimi tempi ho scritto soltanto post riflessivi e simili... Maaaa non ho mica dimenticato di "documentare per bene" la mia esperienza e, perciò, con questo post si torna alla classica narrazione di quella che è la mia scoperta del Belgio e della sua cultura! ;) Molte sono piccole cose della vita quotidiana, niente di troppo scioccante/esorbitante, ma sono cose proprie di questo Paese e, essendo questo un blog dedicato al mio exchange, mi sembra carino riportarle... no? ;)
Iniziamo! :P

  1. Chimay (blauw <3), Liefmans, Rodenbach, Jupiler, Duwel, Kriek... Ecco a voi ALCUNE delle birre belga più famose! ;) Come penso saprete già (?) qui in Belgio esistono tantissime varietà di birra, fino a 400 tipi diversi, e queste sono alcune delle più conosciute, che io, ovviamente, ho provato personalmente :P Le mie preferite? Le prime tre, in assoluto! Come sarà la mia vita quando tornerò in Italia e non le troverò più? D:
  2. Go Pass.
    Cos'è? Chiamiamola un' "offerta promozionale", ma altro non è che l'unica cosa che vi permetterà di sopravvivere in Belgio. Il Go Pass è un buono (che costa precisamente 51,00 euro) e che permette di fare cinque viaggi (cinque "andate" e cinque "ritorni") all'interno di tutto il territorio belga, nessuna limitazione. (*In realtà tra le destinazioni è inclusa anche Lille, che si trova in Francia, ma lasciamola tra parentesi come eccezione). Tutti ne hanno uno, perché altrimenti viaggiare in treno risulta abbastanza costoso (circa 20-30 euro per viaggio contro i 10 di questo buono), e tra noi exchange students c'è persino una sorta di "collezione": <<Tu quanti Go Pass hai finito?>> <<Mah, sono al quarto!>>. Insomma, spero di avervi fatto capire quanto sia conveniente ed indispensabile qui!
  3. Buzy Pass
    Simile al Go Pass, il Buzy Pass è l'abbonamento del bus per cui potrete prendere, in qualsiasi posto o città vi troviate (all'interno delle Fiandre e in parte anche a Brussel) un treno della De Lijn. In Vallonia, purtroppo, c'è un'altra compagnia e a Brussel il macello più assoluto (oltre alla De Lijn e alla compagnia vallona ce n'è anche un'altra se non mi sbaglio e... un macello, un macello! ahah). Normalmente AFS ripaga a tutti noi exchange il costo del Buzy Pass (134 euro) ed è davvero una delle cose migliori che possiate avere per muovervi!
  4. Boterham
    I Belgi mangiano SOLO ed ESCLUSIVAMENTE PANINI. Tutti i giorni, in tutti i modi, nelle maniere più atroci/schifose (mi spiace dire che il bel pane italiano è un antico ricordo e mi sono ritrovata anch'io a mangiare panini con salsine improbabili e ananas...) motivo per cui, dopo ben 263 giorni e passa di BOTERHAM, penso che al mio ritorno non potrò più vedere nemmeno lontanamente nemmeno la minima cosa che somigli a un PANINO :'D
  5. Sentirsi stanchissimi alle 21.30 OGNI GIORNO
    Questa è una cosa stranissima! Mi spiego: io in Italia andavo regolarmente a dormire alle 23.00/23.30 e mi alzavo, senza particolari drammi, alle 7.00 del mattino. Ora... perché qui, se vado a dormire normalmente alle 22.30 e mi alzo alle 6.30, muoio perennemente di sonno e a poco mi addormento a scuola? Certo, l'assenza del caffè potrebbe essere una spiegazione piuttosto plausibile, ma...può davvero un espresso cambiarti così tanto la vita? D:
  6. Dimenticarsi la sciarpa/guanti a casa... rischiare inesorabilmente un'assideramento
    Se andate in bici poi peggio di peggio. Guanti, sciarpa, cappello e giubbottone anti gelo assolutamente indispensabili se avete intenzione di sopravvivere all'inverno! (E nonostante sia maggio io continuo a girare con la sciarpa e un cappottino...capiamoci eh).
  7. Un giorno splende il sole e l'altro... diluvia, ininterrottamente. 
    Passerete dal "Oddiomio, mi sto squagliando!!!" al "Occristosanto, vorrei almeno un raggio di sole!" nel giro di... meno di 24 ore. Non sto scherzando! Ahah
  8. Mastro Lindo -> Mr Proper
    Probabilmente è il punto più cretino della lista, ma... Mastro Lindo c'è, ma con un altro nome! Ahah che impressione!! E vale lo stesso per l'Algida, ma non mi ricordo che nome prenda qui... cose fasane :')
  9. In Belgio, paese famosissimo per il cioccolato... non hanno le uova di Pasqua.
    Per Pasqua hanno solamente le uova normali, ma colorate. E la massima, ma MASSIMA, grandezza di uovo di cioccolata è... di un pugno o anche meno. Ci sono rimasta un po' male :'(
  10. Cavalli ovunque
    In qualsiasi regione, vicino a qualsiasi città, basta allontanarsi un attimino dai centri abitati che sarete circondati da distese verdi di prato e cavalli, tanti, tantissimi cavalli!
  11. Alle feste (comprese i 18esimi) si va... IN BICI!
    Poco importa che torniate all'1.00 o alle 3.00, la filosofia dei Belgi è: "Vado alla festa. Ci vado in bici: così posso bere!!!"; e poi, vabbè, inutile ribadire che siano bloccati mentalmente con la bici...
  12. Vestirsi bene (per la scuola) è più importante che vestirsi secondo la stagione (perciò: pronti a congelare!)
    Questa è più una regola per le ragazze. Sì, perché le giovani tipelle belghe se ne fregano se fuori diluvia/nevica/sta per venire la nuova Era Glaciale: loro usciranno comunque con delle calze leggere, un giubbottino di pelle e possibilmente una gonna. Ovviamente non illudetevi: loro non indossano sciarpe, figuriamoci cappelli, ma verranno certamente con l'ultima borsa Michael Kors o Céline a scuola. E scordatevi anche di vederle in tuta: solo tacchi e vestiti eleganti...! Però, poi alle feste vengono con i jeans e le Vans... a otto mesi e mezzo di distanza, mi chiedo ancora PERCHE'!? Ahah

Insomma ragazzi questi erano un po' le varie cose che mi ero appuntata in questi mesi.. Spero che questo post vi sia piaciuto e che vi abbia tenuto un po' di compagnia, che vi abbia divertito e possibilmente incuriosito sul Belgio,
Un bacio e alla prossima,

Elisa :)


lunedì 5 maggio 2014

After all, everything goes better.. eindelijk!

Sam: "È come nelle grandi storie, padron Frodo, quelle che contano davvero, erano piene di oscurità e pericolo, e a volte non volevi sapere il finale, perché come poteva esserci un finale allegro, come poteva il mondo tornare com'era dopo che erano successe tante cose brutte, ma alla fine è solo una cosa passeggera, quest'ombra, anche l'oscurità deve passare, arriverà un nuovo giorno, e quando il sole splenderà sarà ancora più luminoso, quelle erano le storie che ti restavano dentro, anche se eri troppo piccolo per capire il perché, ma credo, padron Frodo, di capire ora, adesso so, la persone di quelle storie avevano molte occasioni di tornare indietro e non l'hanno fatto... andavano avanti, perché loro erano aggrappati a qualcosa."
Frodo: "Noi a cosa siamo aggrappati Sam?"
Sam: "C'è del buono in questo mondo, padron Frodo... è giusto combattere per questo!"

Quest'esperienza non è una cosa facile, ma non per questo non deve essere vissuta

Alla fine tutto (o quasi) si aggiusta, passano tutti i problemi e torna un po' di quella serenità che credevi di aver perso. Quindi, lasciatemi dire questo: il trucco è non lasciare perdere, tenere stretta la presa e ricordarsi sempre la propria missione.
Io, che ho avuto così tanti momenti in cui avrei preso di corsa il primo volo per tornare a casa, capisco adesso che nulla vale quanto esser rimasta, quanto aver vissuto fino alla fine tutto quello che c'era da vivere. 
Non mi sento ancora pronta a lasciare tutto questo, a salutare le persone e i posti che ho conosciuto, perché adesso, a otto mesi dalla mia partenza, sento di aver finalmente costruito qualcosa di concreto. Sento di avere delle persone a cui volere bene, delle persone che probabilmente mi mancheranno tornata in Italia; sento che imparare una lingua e riuscire a parlare abbastanza fluentemente è una cosa altamente soddisfacente, così come camminare per le strade di una città e sentirti pienamente parte di quel luogo è qualcosa che ti soddisfa interiormente.
Sento che questi mesi, in cui mi è sembrato di sprecare il mio tempo e le mie energie, siano, invece, stati essenziali nel mio processo di crescita e soprattutto nella mia personale ricerca della felicità. Sono cresciuta.
Ho trovato il mio posto in questa società, in questa vita. Mi sento bene e non credevo sarei mai arrivata a dirlo, ma il Belgio, nonostante tutto, mi mancherà, e su questo sono abbastanza sicura. Ma prima di farsi assalire dalla malinconia, cerco di concentrarmi su questi (ahimé) ultimi giorni che restano: farò del mio meglio, tornerò vincitrice.